Il futuro dell’edilizia risiede nell‘investimento nella casa ecosostenibile. Può sembrare quasi una frase fatta, ma di fronte agli innumerevoli vantaggi garantiti dalla bioedilizia, le case ecologiche sembrano essere la soluzioni a notevoli problemi ambientali. Eppure, negli ultimi anni, questo settore misconosciuto ha iniziato a generare miti e false credenze, che hanno portato ai consigli più bizzarri.

Ha bisogno di una manutenzione continua

La vita di una casa ecosostenibile dipende, sì dalla manutenzione che nel tempo le si presta, ma si può comparare senza problemi a quella di una casa in muratura. In genere una “manutenzione di tipo straordinaria” potrebbe essere necessaria ogni 40 o 50 anni.

Bisogna installare maggiori “sistemi antisismici” rispetto agli edifici in mattoni

La credenza dei più è quella che una casa in legno, sottoposta alle sollecitazioni di un terremoto, non possa far altro che crollare rovinosamente a terra. In realtà, le strutture realizzate in materiali come l’acciaio o il legno, dotati di una bassa rigidezza, riescono ad ammortizzare e assorbire l’energia cinetica delle onde sismiche, molto meglio rispetto alle strutture in calcestruzzo.

Non bisogna tenere acceso il fuoco del camino prima di andare a dormire

Un’altra paura irrazionale è che, una casa ecosostenibile, possa bruciare arsa come un fiammifero nel giro di poco tempo. In verità il legno brucia molto più lentamente rispetto ai materiali utilizzati nell’edilizia convenzionale.

Il legno attira i fulmini

Il fatto che gli alberi attirino i fulmini è dovuto per lo più alla loro altezza e, in genere, al fatto che svettino in una zona in cui magari non c’è altro attorno. Il legno in realtà è un isolante, ma è comunque consigliabile l’installazione di un parafulmine (anche nelle case in mattoni), come previsto dalla normativa sugli impianti elettrici casalinghi.

Meglio evitare di costruire l’abitazione in zone troppo esposte alle intemperie: rischio muffa

Se il legno scelto è di qualità ed è stato adeguatamente trattato, la casa ecosostenibile può essere tranquillamente esposta alle intemperie, come una qualsiasi altra abitazione. Per quanto riguarda la muffa, il particolare processo di essicazione subito dal legno durante la sua preparazione, scongiura il problema.

Il tetto in tegole è più durevole

La vita di un tetto è strettamente correlata alla qualità dei materiali impiegati, alle sollecitazioni atmosferiche e al’inquinamento. Se le condizioni di un tetto vengono monitorate con costanza nel tempo, è possibile evitare dei danni irreparabili, di qualunque materiale sia esso costituito.

Non possono essere costruite in zone di mare a causa della salsedine

Anche questo tipo di consiglio può essere cestinato. Le grandi “chiese del Nord Europa”, costruite in legno e a ridosso delle scogliere, dimostrano quanto in realtà, con una manutenzione ordinaria, una casa ecosostenibile possa resistere per decenni alla salsedine.

Le pareti sono fragili: meglio non appendere niente

Le case ecosostenibili sono dotate di strutture portanti estremamente resistenti e in grado di garantire un normale “fissaggio a tenuta” di mensole, sanitari e altri eventuali complementi d’arredo.

Non è possibile piastrellare il bagno: le piastrelle non aderirebbero al legno

Le colle utilizzate per piastrellare aderiscono alla perfezione sia al legno che alla piastrella, garantendone il fissaggio e la durata nel tempo.

Costruzione troppo rapida equivale a scarsa qualità

Il fatto che una casa ecosostenibile sia costruita in tempi relativamente brevi, non inficia la sua qualità o la sua durata, del tutto similari ad una casa in muratura. Semplicemente è necessario meno tempo per assemblare una parete di legno, rispetto a costruire una parete di matton18