Oggigiorno, la continua ricerca di un stile di vita sano ci ha portato a considerare non solo la qualità dei cibi che caratterizzano la nostra alimentazione quotidiana, ma anche quella delle nostre case. I medesimi principi di salubrità e di sostenibilità ambientale che ricerchiamo negli alimenti biologici, o più semplicemente bio, si estendono dunque legittimamente anche ai luoghi e alle strutture nelle quali trascorriamo gran parte della nostra vita, facendo nascere l’espressione di case bio.
La casa bio da costruire: i materiali della bioedilizia
La qualità dei materiali da costruzione delle case bio riveste indubbiamente uno dei ruoli più importanti nell’ambito della bioedilizia. Non è più sufficiente, ad esempio, garantire l’assenza di impiego di isolanti termici contenti sostanze potenzialmente pericolose per la salute umana, ma è necessario curare al massimo anche l’impatto sull’ambiente provocato dalla fabbricazione dei materiali stessi, riducendolo il più possibile. Al riguardo, il legno risponde a questa esigenza di sostenibilità in maniera ottimale, insieme a tecniche efficienti di produzione in grado di limitare il fabbisogno energetico.
La casa bio da abitare
Già in fase di costruzione, la casa bio deve quindi essere realizzata possibilmente nel massimo rispetto per l’ambiente e per la conservazione delle risorse naturali. Una volta completata, la casa bio perdura nel tempo garantendo il minino fabbisogno energetico, ad esempio, per essere riscaldata, in quanto studiata appositamente per limitare il più possibile le dispersioni termiche e rendere più efficienti i sistemi di produzione del calore. La disposizione delle aperture con lastre di vetro (finestre, lucernari, ecc.) dovrà pertanto essere studiata per sfruttare al massimo la radiazione solare e favorire quindi una sorta di riscaldamento autonomo nonché minimo impiego dell’energia elettrica per l’illuminazione. Al contempo, gli isolanti termici utilizzati nelle pareti e nelle coperture della casa bio, oltre a limitare come detto la dispersione termica, devono prevenire il surriscaldamento dei locali interni durante la stagione più calda, evitando così di rimediare mediante un dispendioso condizionamento della temperatura.
La casa bio da mantenere
Il progettista di case bio impiega preferibilmente materiali naturali e concentra l’attenzione verso quelle soluzioni tecniche architettoniche volte a favorire la massima economicità di manutenzione. La costruzione delle case in legno presenta infatti l’indubbio vantaggio di non richiedere l’effettuazione di demolizioni in caso di riparazioni importanti, con conseguente produzione di rifiuti, poiché il legno si presta ottimamente ad essere smontato e riciclato.
La casa bio a 360°
Le costruzioni in bioedilizia curano tutti i dettagli dell’abitare sano: oltre ai materiali portanti anche i rivestimenti, le vernici per il legno, gli intonaci e le pitture per le tinteggiature sono rigorosamente privi di sostanze tossiche o inquinanti per l’ambiente.
Giunta a fine vita, la casa bio ideale non prevede infatti di produrre rifiuti speciali, costosi e spesso problematici da smaltire; piuttosto promuove il riutilizzo o la trasformazione degli stessi per altri usi e destinazioni.
Soltanto rispettando i principi abitativi e i criteri costruttivi della casa bio è possibile avvicinarsi a quell’equilibrio con l’ambiente oggi più che mai indispensabile per rendere sostenibile la nostra civiltà.